Dietro le Quinte
L'organizzatore/l'organizzatrice teatrale è colui che segue una o più compagnie, nella gestione di tutti gli aspetti aspetti economici, burocratici e amministrativi della creazione di uno spettacolo dal vivo, sviluppandone la promozione e cercandone una distribuzione nei vari teatri, festival e circuiti teatrali. Amministrare, organizzare, promuovere, distribuire una compagnia di teatro, sono solo alcune delle attività che un organizzatore teatrale\organizzatrice teatrale solitamente svolge, talvolta specializzandosi in una di queste o spesso gestendole tutte quante assieme.Per questo motivo, deve avere diverse competenze che spaziano dall'economia al marketing, al diritto, deve conoscere bene il funzionamento del sistema teatrale italiano e le leggi che lo disciplinano, deve sapersi muovere fra istituzioni diverse e interlocutori sia pubblici che privati, e inoltre deve ovviamente conoscere bene il teatro anche da un punto di vista artistico. L'organizzatore teatrale/ l'organizzatrice teatrale conosce bene parole come FUS, Enpals, Siae. Gli organizzatori e le organizzatrici teatrali lavorano spesso come freelance, gestendo una o più compagnie, oppure in agenzie teatrali specializzate.
Il direttore di scena è il responsabile dell’allestimento di uno spettacolo e fa da tramite fra il regista e i vari reparti tecnici (luci, audio, scena) e artistici (attori). Egli è il punto di riferimento per tutto il personale e per i tecnici che lavorano ad uno spettacolo( sia esso teatrale, concerto, coreografia o opera lirica), collabora a stretto contatto con il regista, mantiene i rapporti con direzione artistica e direzione di produzione del teatro e spesso coordina anche l’attività dei collaboratori di palcoscenico, di sala e alle luci. Si occupa, inoltre, di definire orari, modalità di lavoro e l'eventuale sanzionamento degli artisti e dei tecnici in caso di inadempienze. E’ colui che solitamente dà il “chi è di scena” agli attori, ovvero li avvisa del tempo che resta prima della loro entrata in scena.
Lo scenografo/la scenografa teatrale (scenic designer, décorateur, escenògrafo) è colui o colei che idea gli elementi che costituiscono le scene e gli ambienti di uno spettacolo dal vivo. Disegna i bozzetti sulla base delle esigenze del regista che può dargli più o meno libertà di espressione. Il suo lavoro è importante anche per quello del datore luci. Nell'opera lirica, spesso il regista è anche scenografo, mentre in teatro è sempre di più una figura indipendente che talvolta si occupa anche della realizzazione delle scenografie, degli oggetti di scena e dei costumi. Disegnare, creare, inventare sono alcune delle attività svolte dallo/a scenografo/a teatrale. Per questo deve conoscere bene il disegno, avere un buon senso estetico, possedere nozioni di storia dell'arte, architettura, pittura, scultura e oggi anche di computer grafica. In realtà, esistono una serie di figure collaterali a quelle dello/a scenografo/a, che si occupano degli aspetti più manuali della realizzazione delle scenografie (vedi anche --> il tecnico teatrale).
Lo scenotecnico (scene-painter, peintre décorateur, bühnenkunst, pintor de decorados): progetta le scene ideate dallo scenografo. È una sorta di “ingegnere” della scenografia, deve conoscere i materiali che usa e le leggi fisiche che li caratterizzano. Ergonomia, sicurezza, statica sono le sue materie quotidiane. Spesso lo scenografo è anche scenotecnico.
Il macchinista (stage hand, machiniste, machinista): il suo strumento distintivo è il martello (oggi sempre più spesso ha anche un avvitatore elettrico) perché è colui che monta e smonta le scenografie di uno spettacolo, adattandole di volta in volta allo spazio del palcoscenico dove devono essere collocate (in una tournée teatrale, la scenografia deve adattarsi a teatri con spazi di diverse dimensioni e caratteristiche tecniche).
L'attrezzista (property master, accessoiriste, jefe de utileria): è responsabile degli oggetti e degli arredi di scena (un divano, un mobile, un bicchiere, un quaderno), spesso li reperisce fra rigattieri e mercatini dell'usato (per questo, viene chiamato anche 'trovarobe'), talvolta li crea lui stesso a partire dalla loro ideazione, fino alla costruzione vera e propria. Si occupa inoltre di fare un inventario degli oggetti e arredi di scena, di segnare e predisporne la posizione sul palcoscenico, di controllare il loro spostamento durante la messa in scena e di consegnare, scena per scena, quelli necessari agli attori.
Il truccatore/ la truccatrice è colui o colei che crea il trucco per ciascun personaggio della messa in scena. Esiste un trucco apposta per il teatro perché la luce in scena è diversa rispetto a quella naturale e la visibilità dei volti è influenzata anche dalla distanza dello spettatore con l'attore/danzatore/performer. Per questo, oltre a doti di gusto estetico, il truccatore /la truccatrice deve conoscere le tecniche specifiche per il trucco teatrale che deve essere più acceso e preciso, rispetto a quello di bellezza. Inoltre, a teatro vengono spesso richiesti degli effetti speciali o la creazione di vere e proprie “maschere” attraverso il trucco. Molti truccatori e truccatrici lavorano come freelance, oppure per aziende specializzate.
Il Tecnico del suono - fonico è colui o colei che si occupa dell'istallazione e del funzionamento delle apparecchiature che diffondono suoni, musiche, effetti sonori voluti dal regista durante lo spettacolo. Per quanto riguarda le musiche e gli effetti sonori, spesso li reperisce ed elabora al computer, con appositi software informatici. Quando, invece, i suoni sono dal vivo (ad esempio, un'esecuzione musicale oppure l'uso della voce tramite radiomicrofoni) si occuperà di verificare e permettere la giusta diffusione dell'audio in sala. Durante lo spettacolo, il tecnico del suono solitamente sta nella postazione di regia, accanto al tecnico luci e, dal mixer audio, oltre a controllare la qualità dell'audio, accende e spegne musiche e suoni nei momenti stabiliti dal regista, regolandone l'intensità e la durata, come segnato sul copione. Quindi, durante lo svolgimento della rappresentazione, il fonico fa con la fonica un lavoro analogo a quello che il datore luci fa con il piano luci. Nelle piccole compagnie, il tecnico luci spesso si occupa anche della fonica. Il fonico è una figura molto specializzata, deve avere competenze tecniche nel campo della tecnologia audio e dei software informatici per l'elaborazione del suono. Inoltre, quando è in cabina regia, deve anche dimostrare un certo grado di capacità di improvvisazione e doti di sensibilità, facendo fronte alle contingenze impreviste tipiche di ogni spettacolo dal vivo. Esistono sia fonici che lavorano come freelance, oppure che lavorano per service specializzati.
Il compositore di musica è una specializzazione della professione di compositore. La musica di scena, ha un ruolo importante in uno spettacolo teatrale perché contribuisce all’intensità della rappresentazione teatrale e della recitazione degli attori. Oltre alla conoscenza di base delle tecniche di composizione musicale, egli deve avere una buona conoscenza del testo drammaturgico e una sensibilità artistica verso la scena. Inoltre il compositore deve lavorare in accordo e confronto reciproco con le necessità e le indicazioni del regista. La musica composta per il teatro di parola fa da sottofondo accompagnando o contrastando la situazione emotiva di un dialogo o monologo. Il commento musicale accompagna l’atmosfera di una scena oppure si contrappone totalmente ad essa. La musica composta, per le opere liriche, le operette o per il musical, interagisce con la recitazione degli attori e ne diventa parte integrante attraverso brani di canto. Negli spettacoli di piccole compagnie, si usano musiche non composte specificamente per quel testo drammaturgico, ma un collage di brani scelti dal regista e magari rielaborati dal fonico, oppure musiche originali di giovani band. Laddove i budget sono più alti, si commissiona ad un compositore di musica la creazione di musiche originali per quel determinato spettacolo. Grazie alla nascita di software specifici, i suoni sono diventati un ulteriore strumento creativo per il regista. Queste nuove tecnologie hanno fatto nascere un'altra figura: il sound designer. Il sound designer gestisce la parte della fonica durante la messa in scena e talvolta è compone le musiche di scena.
L'addetto stampa è colui che promuove uno spettacolo, curando i rapporti con il pubblico e i mass media. Nel campo teatrale questa figura è molto importante perché spesso si fatica a portare pubblico a teatro, soprattutto se non ci sono grandi nomi in scena. La rassegna stampa, dei critici teatrali, è il vero e proprio biglietto da visita, infatti rappresenta la più attendibile testimonianza del valore di un lavoro teatrale. Ultimamente si è avuta una grande diffusione di articoli di critica teatrale online, con riviste e siti di settore, obbligando l'addetto stampa all'utilizzo dei nuovi media. L'addetto stampa assume una doppia funzione: sia di PR (public relation), che deve promuovere spettacoli e compagnie attraverso la pubblicità, e sia è curare i direttamente rapporti con critici teatrali e testate giornalistiche, ottenendo più recensioni possibili. Inoltre deve avere una buona capacità di scrittura, sintesi, intuito nella scelta delle strategie di comunicazione, buone qualità relazionali e disponibilità alle pubbliche relazioni; per creare una serie di contatti utili al proprio lavoro di promozione. Molti addetti stampa teatrali lavorano come freelance, oppure tramite delle agenzie di comunicazione che solitamente operano anche di altri settori.
Il fotografo/la fotografa di di scena (inglese, francese, tedesco, spagnolo) è colui o colei che realizza le foto di uno spettacolo dal vivo. Le foto di scena sono di fondamentale importanza per la creazione delle locandine e degli altri materiali pubblicitari per la promozione di uno spettacolo. Un tempo, quando ancora non esisteva la tecnologia del video digitale, la documentazione fotografica era l'unica testimonianza di uno spettacolo teatrale e della sua realizzazione scenica; serviva per la ricostruzione di vecchi allestimenti o come materia di studio per nuovi spettacoli o per corsi accademici. Oggi ha perso un po' di questa valenza, ma ha conservato quella legata agli scopi pubblicitari. Un fotografo/una fotografa di scena, oltre alle abituali competenze tecniche e artistiche di un qualsiasi fotografo, deve averne di specifiche rispetto alla fotografia teatrale: non solo deve fare i conti con le luci teatrali, ma deve anche avere la capacità e la sensibilità di cogliere i momenti più significativi della rappresentazione e le emozioni più importanti della messa in scena o della recitazione. Le fotografie vengono realizzate durante la messa in scena dello spettacolo e quindi è abilità del fotografo/della fotografa saper carpire i momenti più significativi della rappresentazione. I fotografi di scena e le fotografe di scena lavorano solitamente come freelance.